Per chi vive in un condominio uno dei problemi più presenti è sicuramente quello del lastrico solare che è posizionato sul tetto, essendo questo una parte comune appannaggio di tutti gli abitanti.
Il problema è stato posto da una persona che vive in una palazzina con 10 appartamenti distribuiti su cinque piani, dove sul tetto c’è una terrazza calpestabile che presenta un’apposita copertura. Tale copertura, però, porta ad un aumento della temperatura, sia del caldo che del freddo, nelle stagioni interessate; aumento di temperatura che si avverte maggiormente negli appartamenti posti proprio sotto al tetto.
Il condominio quindi ha deciso di realizzare un lastrico solare, un’intercapedine che isoli meglio gli appartamenti dal tetto. Come si muove il condominio in questi casi? Che tipo di maggioranza serve? Come vanno suddivise le spese tra i condòmini? E nel caso di particolari ostacoli,è possibile acquistare l’intera terrazza da parte di chi vive nell’appartamento sotto al tetto?
Il secondo comma dell’art. 1120 del Codice civile dichiara che qualsiasi innovazione apportata in un condominio può deliberarsi con il voto favorevole della maggioranza degli intervenuti in assemblea, che rappresentino almeno 500 millesimi. La spesa che si è deciso di sostenere va quindi ripartita in base ai millesimi della proprietà, secondo il primo comma dell’art. 1123), a meno che i condòmini non si accordino per ripartizioni diverse che tengano conto di utilità diverse.
In questo caso, ad esempio, il lastrico solare è sicuramente più utile a chi abita sotto il tetto. C’è poi una terza soluzione, cioè che l’assemblea in qualche modo renda l’approvazione subordinata al fatto che i condòmini interessati dall’intervento si facciano carico delle intere spese. Il lastrico solare agisce su una parte comune dell’edificio, ed è quindi indispensabile che tutti siano d’accordo. Magari l’intervento di un tecnico di fiducia può facilitare l’accordo.