Come nel primo film di fantozziana memoria l’Italia si divide ancora tra scapoli e ammogliati, ma rispetto al passato e, a dispetto delle teorie sui “mammoni”, i single italiani non si nascondono dal comprare casa per vivere in solitudine.
Infatti, secondo un’indagine di Tecnocasa, gli italiani che comprano casa in solitaria sono quasi la metà dei compratori del primo semestre 2016, per l’esattezza il 45,8%. Una percentuale inferiore dell’1,9% rispetto all’anno precedente, ma che comunque evidenzia come in Italia il mercato immobiliare dipenda da celibi, nubili, divorziati/e e vedovi/e.
La quasi totalità (86,4%) acquista l’immobile come prima casa, seguito da coloro che lo fanno per investire (14,1%) e da quelli che si tolgono lo sfizio di una casa per le vacanze (2,9%).
Il 59% delle preferenze va ai trilocali, seguiti dai bilocali col 26,9%, con l’insieme di villette, loft, rustici e indipendenti che compone il restante 14,1%, per un’età che varia dai 18 ai 34 anni per 44,8% degli acquirenti, dai 35 ai 44 per il 29,5%, per poi decrescere con le restanti fasi d’età.
Infine, l’indagine evidenzia come il 58,2% dei compratori abbia richiesto un mutuo, mentre il restante 41,8% ha preferito pagare in contanti.
Indice di come non tutti gli italiani vivono ancora con mamma, ma anche segno che si potranno ancora giocare molte divertenti partitella tra scapoli e ammogliati.

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