Nonostante questo sia un periodo particolarmente vantaggioso per chi vuol richiedere un mutuo, il tasso applicato dalla banca varia considerevolmente a seconda della percentuale di finanziamento richiesto dall’aspirante mutuatario. Ad essere decisivo è il cosiddetto loan to value, il cui oscillare può garantire risparmi notevoli al consumatore.Italia Oggi ha infatti analizzato due casi tipo di finanziamento da 100mila euro per un mutuo ventennale richiesto da un dipendente di 35 anni per l’acquisto di un immobile di 150.000 euro o di 250.000 euro. Nel primo caso il loan to value è del 66%, mentre nel secondo caso si attesta al 40%.
Tasso fisso
Nel primo caso, le migliori offerte a tasso fisso offrono una rata mensile da 496,47 euro a 542,66 euro, con un taeg che varia dal 2,03% al 2,82%. Nel secondo caso, invece, le rate variano da un minimo di 488,08 euro a un massimo di 528 euro, corrispondenti a TAEG compresi tra l’1,78% e il 2,52%. Con un loan to value più basso la rata mensile si riduce di un importo di 8-15 euro al mese, che nell’arco di 20 anni fanno un risparmio complessivo medio di quasi 2.300 euro.
Tasso variabile
Richiedendo un finanziamento a tasso variabile, nel primo caso la rata mensile minima trovata è di 462,13 euro e quella più alta di 539,70 euro. I TAEG sono compresi tra l’1,18% e il 2,96%. Nel secondo caso, la rata più bassa iniziale è di 453,37 euro a 491,80 euro, pari a TAEG compresi tra l’1% e l’1,96%. Qual è il risparmio per il mutuatario? Si tratta di un risparmio mensile compreso tra 9 e 50 euro, e uno complessivo di quasi 7000 euro.